Più di 300.000 persone hanno risposto all’appello dell’FNSI, riempiendo Piazza del Popolo a Roma per reclamare il diritto alla libertà di informazione. La manifestazione si è aperta con un minuto di silenzio dedicato alle vittime della tragedia di Messina.
Sul palco molti personaggi noti, giornalisti e politici, ma anche personaggi della cultura e dello spettacolo. Lo scrittore Roberto Saviano, impegnato contro la mafia, nel suo attesissimo intervento ha sottolineato che “la libertà di stampa per cui stiamo combattendo è la serenità di lavorare, senza doversi aspettare ritorsioni, senza doversi aspettare che il proprio privato sia utilizzato come un’arma per far tacere. Il Paese ha bisogno della massima libertà d’espressione.”
Una frase pronunciata da Valerio Onida, presidente emerito della Corte Costituzionale, sintetizza il senso stesso della manifestazione “Il cittadino non informato o informato male è meno libero”.
Dal palco Sergio Lepri, storico direttore dell’Ansa, ha ammonito “Non vanno soffocate le voci libere. Ho conosciuto il fascismo e una società senza libera informazione”. Franco Siddi, segretario generale dell’FNSI ha chiesto al Presidente Berlusconi di ritirare le denunce a Repubblica e all’Unità oltre al disegno di legge Alfano sulle intercettazioni “Senza libera circolazione delle idee e delle opinioni, la società dell’informazione, che è la condizione nella quale oggi ci troviamo, una società che vede nell’informazione uno dei suoi fattori di crescita, questa nostra società deperisce e muore.”
Tra i dimostranti personaggi influenti come Michele Santoro, Marco Travaglio, Vauro Senesi e Serena Dandini.