In tutto, le proteste si sono allargate a 951 città in più di 80 Paesi.

“Non rimarremo indifferenti mentre le istituzioni così dette “democratiche” diventano lo strumento per favorire solamente l’1-2 % della popolazione che controlla la maggior parte del benessere degli americani”. E’ questo, secondo il movimento stesso, il principio cui si ispira l’OWS, Occupy Wall Street.

Partito da Zuccotti Park/Liberty Plaza, dove il movimento è rimasto accampato per più di un mese, il corteo mattutino è sfilato di fronte a molte banche. Più tardi, un secondo corteo si è diretto verso Washington Square, nel quartiere Greenwich Village, ed ha proseguito fino a Times Square, nel cuore della città.

Nel frattempo, altri cortei più piccoli manifestavano per questioni specifiche come ad esempio lo sfruttamento delle montagne tramite tecniche estrattive che hanno un forte impatto ambientale, oltre a danneggiare la salute umana. Questo in particolare, si è diretto verso la Bank of America che investe miliardi di dollari proprio in questo settore. Altri gruppi si attendevano in arrivo a Times Square da Brooklyn e dal New Jersey.

L’atmosfera era gioiosa e stimolante, con la folla che incoraggiava i manifestanti ai quali si sono aggiunti spontaneamente un buon numero di astanti. Sebbene la marcia fosse stata concepita come assolutamente non violenta, ci sono stati momenti di tensione con la polizia in tenuta antisommossa.

Ma uno dei punti forti del movimento OWS è stato proprio il rispetto del principio di nonviolenza e la tendenza ad evitare scontri senza però arretrare. In settimana, la Città aveva ritirato il piano di smantellamento degli accampamenti, una mossa che era stata spiegata con la necessità di pulire il Parco. Gli organizzatori però avevano subito provveduto a recuperare scope e stracci e i volontari avevano ripulito il Parco da soli. Una petizione on-line aveva poi raccolto in meno di 24 ore 300.000 firme contro lo sfratto e in una conferenza stampa, membri del Consiglio Municipale, avevano apertamente dichiarato il proprio supporto al OWS. All’alba del giorno in cui era stato previsto lo sgombero, in centinaia si erano presentati per dare il loro supporto agli accampati e poco prima che cominciasse lo sgombero stesso, l’amministrazione cittadina aveva annunciato il ritiro del piano.

Grazie alla natura trasversale e al metodo del gruppo che lavora attraverso il consenso e senza leaders, il movimento OWS ha mostrato determinazione e intelligenza tattica oltre ad un consapevole sforzo per costruire una democrazia reale e diretta, che resta l’obiettivo principale. Il movimento ha anche un fine senso dell’umorismo; su uno dei cartelli allo Zuccotti Park si leggeva: “crederò che le corporations sono persone solo quando il Texas ne giustizierà una”.

Tradotto da Eleonora Albini