Sono una settantina circa i proprietari dei terreni che sono stati convocati. I proprietari dei terreni (appezzamenti di pochi metri quadrati ciascuno) dovrebbero ricevere un canone d’affitto che oscilla fra i 30 e i 50 euro all’anno.

Secondo l’avvocato Domenico Fragapane, uno dei legali dei proprietari degli appezzamenti all’interno dell’area del futuro cantiere del Tav, vi sono profili di illegittimità nella procedura che viene chiamata “occupazione temporanea dei terreni”. È prevista oggi la valutazione dello stato di consistenza dei luoghi eppure, come ha spiegato Fragapane, i luoghi hanno subito modifiche rispetto a quando sono stati acquistati: “ecco perché siamo in presenza di una condizione di illegittimità: le ragioni dei proprietari sono state violate”.

“A me vogliono espropriare solo tre metri quadrati. Ma io non voglio: è una questione di principio”, ha detto uno dei proprietari. Un altro cittadino ha spiegato che dal maggio dello scorso anno non può accedere al suo terreno, sopra il quale in questi mesi sono passati con le ruspe. “È o non è una violazione dei miei diritti?”.

Contro gli espropri dei terreni il movimento No Tav ha dato vita, come annunciato, una grande mobilitazione di protesta estesa in tutta Italia (le città coinvolte). Il Movimento anti-Tav ha infatti lanciato un appello a mobilitarsi in ogni città d’Italia in solidarietà con la protesta. Cortei sono stati annunciati per il pomeriggio a Milano, La Spezia e Cremona.

La protesta è iniziata nella serata di ieri con una fiaccolata partita da Giaglione. In queste ore, poi, alcune centinaia di manifestanti No Tav stanno bloccando un tratto dell’autostrada A32 Torino-Bardonecchia. Altri manifestanti si trovano invece alle reti del cantiere a Chiomonte.

Qui si trova anche Alberto Perino (che avevamo intervistato), leader del movimento No Tav, in qualità di rappresentante di Luca Abbà, l’attivista ricoverato in ospedale dopo essere caduto da un traliccio durante una protesta nei mesi scorsi, che è proprietario di un pezzo di terreno sotto esproprio temporaneo.

“Si era stabilito che oggi sarebbe stata una giornata di lotta ed è una giornata di lotta, devono mettersi in testa che se devono fare un’opera contro la popolazione noi saremo sempre qui”, ha dichiarato Perino.